Negli ultimi tempi si molto parlato di Cardano coin. Si tratta della criptovaluta ADA, frutto di un ambizioso progetto partito nel 2015, che si basa su un approccio accademico, oltre che sulla blockchain generica per superare i problemi di scalabilità. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Cardano coin: aspetti generali
Il progetto generico Cardano è stato messo a punto da IOHK, Input Output Hong Kong, azienda ben nota nel mondo delle criptovalute per aver collaborato anche allo sviluppo di Ethereum. Cosa rende interessante questa cripto di terza generazione? Sicuramente l’approccio scientifico che risiede dietro il progetto, finalizzato a risolvere le criticità che accomunano le blockchain.
Mappa di Cardano
Cardano coin ha visto diverse fasi la prima delle quali, che porta il nome di Byron, ha riguardato il lancio della rete con le funzionalità basilari. A questa è seguita la decentralizzazione Shelley, con nodi gestiti direttamente dalla comunità degli investitori. La terza fase, Goguen, si è incentrata sui contratti intelligenti, mentre la quarta, Basho, ha visto l’introduzione delle sidechain per migliorare la scalabilità, oltre che l’interoperabilità. Infine, Voltaire, ha reso la cripto completamente decentralizzata.
Le singole tappe sono state seguite con molto interesse dagli investitori, rimasti affascinati da così tanto rigore. Ogni step non ha avuto una fine ben netta. Tutte le tappe, infatti, hanno lavorato in sinergia per assicurare la decentralizzazione e fare in modo che l’intero progetto venga in definitiva finanziato dalle piccole commissioni generate durante le transazioni.
Ecco spiegato perché si parla di criptovaluta di terza generazione. In qualche misura è come se Cardano prendesse il meglio di Bitcoin e Ethereum, anche per garantire agli investitori maggiore innovazione ad ampio raggio. Tutto ciò si traduce nei fatti in commissioni più basse ed levate tansazioni al secondo (TPS), grazie al protocollo di consenso Proof of Stake (PoS), meglio noto come Ouroboros.
Il funzionamento
Il punto di forza di Cardano coin risiede proprio in Ouroboros, che è stato appositamente progettato per garantire massima efficienza, ovvero per limitare in modo significativo i consumi energetici rispetto a ciò che offre il sistema Proof of Work (PoW). Occorre anche segnalare che il Cardano si basa anche sulla layer 2 chiamata Hydra, che dovrebbe garantire una scalabilità praticamente infinita mentre i singoli nodi si agganciano alla rete.
Altra caratteristica che merita di certo una segnalazione è l’Hard Fork Combinator. Si tratta di un’interessante innovazione che permette alla rete di portare a termine l’hard fork senza con questo provocare alcuna interruzione alla blockchain. Le prove sono state eseguite nel corso dell’aggiornamento di Shelley e hanno riscosso un grande successo, perché tutto è andata a buon fine e non si sono verificati blocchi.
Fondazione Cardano
L’ideatore di Cardano coin è l’amministratore di IOHK, oltre che il co-fondatore della rete Ethereum, ovvero Charles Hoskinson. La sua esperienza nel mondo delle criptovalute comincia nel 2011, anno in cui ha iniziato a fare mining e trading. Il passo professionale è poi avvenuto nel 2013, quando Hoskinson ha sviluppato un percorso educativo su Bitcoin che ha ricevuto molti consensi ed è stato seguito da numerosi studenti.
Dopo aver preso parte al lancio di Ethereum, Hoskinson si è impegnato per creare una criptovaluta di terza generazione, promuovendo Cardano nel 2015, quale strumento che apre la nuova epoca della blockchain. Il progetto, diversamente da ciò che era avvenuto in passato, si fonda sul meccanismo di consenso Proof of Stake. In buona sostanza, Pos è stato ben accolto dalla comunità, in quanto promette un abbattimento dei consumi energetici, rispetto all’algoritmo Proof of Work sul quale si basa il funzionamento di Bitcoin. Dele resto anche Ethereum si avvia ad adottare Pos, in considerazione dei numerosi vantaggi che si riescono ad ottenere. La transazione completa richiede comunque tempo e potrebbe presentare diverse difficoltà.
Cardano coin: il valore
C’è un aspetto di Cardano che piace molto, ovvero l’approccio scientifico. Questo vuol dire che ogni singola idea inerente al progetto viene sempre messa in discussione prima della completa approvazione. Questa metodologia garantisce notevoli vantaggi in termini soprattutto di stabilità.
Il token nativo della rete porta il nome di ADA, in onore del celebre matematico Ada Lovelace. Quasi il 60% dell’offerta complessiva di ADA è distribuita alla comunità degli investitori, sotto forma di monete ICO. ADA è quindi una valuta digitale che consente di portare a termine transazioni sulla rete Cardano. I possessori, tuttavia, vantano anche una partecipazione alla rete e possono partecipare ad un sistema basato sulle ricompense per lo staking. In futuro è previsto che anche direzione della rete resterà in capo ai detentori ADA.
Una cripto etica e sostenibile
Si stima che solo il 16% dell’offerta di ADA è nelle mani dei fondatori, mentre il resto è diviso fra gli investitori. Il fulcro del progetto resta sicuramente Ouroboros che punta ad una crescita etica e sostenibile. Oltre a consumare meno energia, migliora anche la sicurezza. La finalità è quella di assicurare una partecipazione attiva degli investitori e di tutti i nodi della rete. I partecipanti possono quindi ottenere ADA per le attività svolte.
ADA nativo può essere usato per trasferire valore, allo stesso modo di ciò che avviene con il denaro contante. Tutti coloro che usano ADA sulla blockchain vengono ricompensati e questo aspetto è molto importante perché in questa maniera non si garantisce soltanto una partecipazione attiva, ma si riesce anche a preservare la sicurezza in tutta la blockchain.
Si precisa che Cardano coin non ha miner che possano migliorare lo sviluppo. Nel momento in cui si intende votare una modifica i titolari di ADA possono usare i token per votare le proposte. Il sistema permetterà così di arrivare alla completa decentralizzazione.
Cardano coin: considerazioni finali
Cardano è una criptovaluta è come tale necessita di un portafoglio digitale, ovvero un wallet, per la sua archiviazione. Supportata da moltissimi software e hardware, ogni investitore dovrà scegliere il wallet più adeguato in base alle specifiche necessità del caso. Si consiglia di puntare solo sulle soluzioni di archiviazione sicure, che quindi permetto di poter scambiare ADA senza alcun problema. In questa maniera l’acquisto e la vendita di ADA, così come lo scambio con altre cripto, potrà avvenire in pochi istanti.
Il progetto Cardano coin non è solo innovativo, ma anche con grandi potenzialità. Ecco combina infatti nuove tecnologie, efficienza e diversi vantaggi per i possessori di ADA che potranno contare sulle ricompense grazie alla partecipazione attiva.
Si tratta, dunque, di un progetto che potrebbe offrire risvolti molto interessanti. Soltanto il tempo, tuttavia, potrà dare delle risposte certe a riguardo anche se allo stato attuale il futuro appare alquanto radioso.
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